VIA Losanna 36 – Goal 10: Ridurre le disuguaglianze
Camoufly
maik
Alla base dell’ideazione di quest’opera c’è una profonda analisi del panorama sociale contemporaneo, costellato di diseguaglianze e prevaricazione.
Il murales vuole dunque stabilire un paragone tra uomo e natura. Così come i volatili riescono a convivere e a rispettarsi gli uni con gli altri pur essendo di specie, colori e forme diverse, allo stesso modo la specie umana dovrebbe mettere da parte le minime diversità che la caratterizza per concentrarsi, invece, sulle sue somiglianze. Infine, come alluso dal titolo “Camoufly”, nel volo questi animali si uniscono in una danza maestosa che li rende ancora più simili… proprio come in un camouflage.
La metafora è una delle figure retoriche più potenti utilizzate nella storia delle culture del nostro pianeta; il suo utilizzo ha origine già all’interno delle prime fiabe degli antichi, greci e romani, che attraverso l’utilizzo di una vicenda che riguardava spesso un animale, facevano evidenti riferimenti e raccontavano vicissitudini umane. Passano i secoli e troviamo un altro cantastorie che utilizza gli animali per parlare dell’umano, stiamo parlando di Jack London e dei suoi cani. Arrivando ai giorni nostri ci permettiamo questo paragone. L’artista Maik attraverso il suo progetto “Camoufly” parla del volo degli uccelli, il movimento ipnotico che vediamo fare a stormi, soprattutto nei periodi di svernamento. In questi voli un corpo complesso, costituito da centinaio di uccelli, si muove come una mente unica. L’artista attraverso quest’opera suggerisce alle etnie e alle culture dell’essere umano di fare lo stesso. Perché bisogna essere uniti e muoverci insieme se vogliamo raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.