Murales e sostenibilità: la street art super green in Italia

Murales e sostenibilità: la street art super green in Italia

La street art green e i murales sostenibili sono un connubio sempre più diffuso nel panorama artistico contemporaneo italiano; oggi vi parliamo di alcuni murales a tema sostenibilità che troviamo molto significativi e “importanti” anche se non li ha realizzati il nostro collettivo!

La street art che aiuta l’ambiente

La street art e la sostenibilità sono un connubio sempre più diffuso nel panorama artistico contemporaneo; questi murales, oltre a essere un’espressione artistica di grande impatto visivo, rappresentano un potente strumento di comunicazione sociale, capace di trasmettere messaggi di responsabilità e di ispirare cambiamenti positivi, ma non solo… alcune di queste opere svolgono anche un ruolo attivo nel ripulire l’aria dalle emissioni di CO2 attraverso l’uso di una vernice speciale.

Noi di Mostrami crediamo nel cambiamento giorno per giorno e sopratutto con OCA vogliamo sensibilizzare il grande pubblico sui temi della sostenibilità, attraverso i murales realizzati dagli street artist del nostro collettivo sulle cler milanesi ma anche da tutti gli altri creativi che hanno lavorato in giro per l’Italia.

 

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Murales e sostenibilità: un futuro sempre più green

Il cambiamento climatico, l’inquinamento e la perdita di biodiversità sono temi che hanno trovato nella street art un potente mezzo di comunicazione. Molti artisti scelgono di rappresentare specie in via d’estinzione o paesaggi naturali minacciati dall’opera umana per far riflettere il pubblico sulla fragilità dell’ecosistema; questi murales non si limitano soltanto a decorare le città ma invitano a una riflessione più profonda sulle conseguenze delle attività umane sulla natura. Alcuni murales raffigurano scene di deforestazione, scioglimento dei ghiacciai o il dramma dell’inquinamento marino, spingendo chi li osserva a interrogarsi sulle proprie abitudini e su come contribuire a un futuro più sostenibile.

 

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L’eco-murales che caccia l’inquinamento: “Hunting Pollution

Come su accennato, oltre al messaggio visivo, alcuni murales hanno un impatto concreto sulla qualità dell’aria; grazie all’uso di vernici fotocatalitiche, queste opere riescono a catturare e neutralizzare gli agenti inquinanti, trasformando le pareti delle città in veri e propri filtri naturali. Un esempio emblematico è il più grande murale ecosostenibile d’Europa “Hunting Pollution, realizzato a Roma dallo street artist Iena Cruz; l’opera raffigura un airone tricolore immerso in acque inquinate, un chiaro richiamo all’urgenza della lotta contro l’inquinamento. Interventi artistici come questo dimostrano come la creatività possa incontrare la tecnologia per generare un impatto positivo tangibile sulla qualità della vita cittadina.

 

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L’eco-murales che lancia un messaggio chiaro per il clima: “Global Strike for Future

Matteo Brogi ha realizzato, sempre a Roma, il murales “Global Strike for Future, che rappresenta un orso polare con un cono gelato a forma di pianeta che si scioglie; quest’opera, creata in occasione dello sciopero globale per il clima del 2019, denuncia gli effetti devastanti del riscaldamento globale e invita a una maggiore consapevolezza ambientale. Questo murale ha ricevuto ampia attenzione mediatica e ha contribuito a rafforzare il dibattito sul clima tra i giovani, dimostrando come la street art possa essere un efficace veicolo di messaggi sociali.

L’orso polare, testimonial degli effetti del cambiamento climatico, diventa un’immagine potente e immediata che invita gli osservatori a riflettere sul ruolo di ciascuno di noi nella crisi ambientale.

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L’eco-murales che denuncia l’inquinamento marino: “Anthropoceano

Andiamo a Milano, è qui che Iena Cruz ha firmato il murales ambientale “Anthropoceano; il titolo richiama l’Antropocene, l’era geologica in cui l’attività umana ha profondamente alterato l’ecosistema. Il murale rappresenta una piattaforma petrolifera circondata da animali intrappolati in una bottiglia di plastica, un simbolo potente del degrado dei nostri mari; questo dipinto murale è stato realizzato nel 2019 con vernici eco-friendly, riducendo l’impatto ambientale della sua creazione. L’artista ha saputo coniugare un’estetica accattivante con un messaggio di forte impatto, dimostrando anche in questo caso come l’arte possa contribuire a diffondere consapevolezza su tematiche cruciali per il nostro pianeta.

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L’eco-murales per il cambiamento: “#UnlockTheChange

Un’opera particolarmente emblematica nel contesto italiano è l’eco-murales “#UnlockTheChange, il più grande del Sud Italia; quest’opera di 370 mq è stata realizzata nel 2022 a Napoli dallo street artist ZED1 e nasce dalla collaborazione fra le B-Corp italiane (imprese che hanno ottenuto la certificazione B Lab) e la no-profit Yourban 2030. Il murales racconta la favola di una bambina che svela al mondo la possibilità di accedere a una dimensione diversa, libera dall’inquinamento e caratterizzata da sostenibilità e cambiamento; grazie all’eco-pittura, il murale è in grado di assorbire quotidianamente lo smog prodotto da 97 automobili, dimostrando come l’arte possa contribuire in modo tangibile alla lotta contro l’inquinamento.

 

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L’eco-murales sull’impatto ambientale: “Airhead

Restiamo ancora al Sud, un altro esempio di opera “mangia-smog” è quella realizzata dall’artista olandese Nouch per l’Università degli Studi di Palermo nel 2022: il murales “Airhead rappresenta una gigantesca testa a forma di luna, al cui interno si trovano animali che, pur avendo un aspetto “tenero”, suscitano anche una certa inquietudine. Questa scultura visiva è un potente simbolo della leggerezza della mente umana e della nostra capacità di riflettere sulle questioni più profonde, ma al contempo solleva interrogativi sul nostro impatto sull’ambiente. L’opera murale è stata realizzata con l’ eco-vernice bianca  e con inchiostri neri ricavati da materiali di scarto delle metropoli indiane; questa specifica opera è un ulteriore esempio realizzato in modalità differente dai precedenti, che dimostra come l’arte urbana possa coniugare estetica e sostenibilità.

 

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Murales e imprese: quando l’arte incontra la sostenibilità aziendale

Anche il settore industriale ha iniziato a comprendere l’importanza della sostenibilità attraverso l’arte urbana. Un esempio significativo è quello dell’azienda Vaillant, che nel 2017 ha scelto di decorare una delle grandi pareti del proprio stabilimento nel quartiere Maciachini di Milano con un murales ecologico; l’opera, realizzata dagli Orticanoodles, raffigura un bosco popolato da diverse specie animali. Con questa iniziativa, l’azienda ha trasformato una vasta superficie dell’edificio in un vero e proprio filtro per l’aria, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale della struttura e sensibilizzando la comunità sul valore della natura e della sostenibilità.

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Murales in collaborazione con Airlite

Ma quindi qual è questa vernice innovativa che mangia lo smog? Si tratta di Airlite, la vernice che, quando esposta alla luce, attiva un processo chimico che neutralizza gli agenti inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sostanze innocue. I murales contribuiscono così attivamente a pulire l’aria, sostenendo soprattutto l’ “Obiettivo 12 – Consumo e Produzione Responsabili” dell’ Agenda 2030, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.

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Open City Art (OCA per gli amici) è un’opportunità unica per trasformare la città attraverso la street art, unendo creatività e sostenibilità per lasciare un impatto concreto sullo spazio urbano; ad oggi abbiamo operato a Milano ma l’obiettivo sarà quello di estendere il più possibile il nostro museo d’arte green in altri territori! Join us!

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